Archive for giugno 2010

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Compiz Fusion: problemi e soluzioni più o meno “drastiche”

25 giugno 2010

Nel precedente post è stato segnalata la comoda utility CompizConfig semplice per una più facile ed immediata configurazione di Compiz Fusion.

Accidentalmente, dopo la sua installazione, Compiz Fusion ha smesso parzialmente di funzionare sul mio PC: sono scomparse le animazioni di apertura e chiusura delle finestre e lo skydome si è corrotto (non corretta visualizzazione, veniva mostrata solo la parte superiore). E’ stato impossibile cercare di ripristinarlo, mentre le animazioni potevano essere riattivate solo dopo una completa riconfigurazione che però andava perduta al riavvio del sistema.

L’eliminazione dei file di configurazione di Compiz Fusion ha consentito il ripristino di entrambi, però andava nuovamente perso nel successivo riavvio. Una soluzione “drastica” ma soprattutto definitiva c’è e verrà adesso illustrata.

Visitare il precedente post e provvedere alla rimozione dei pacchetti indicati (gli stessi che in precedenza sono stati installati). Recarsi nella propria home directory e cancellare i file:

  • /home/user/.kde/share/config/compizrc
  • /home/user/.kde/share/config/compizrc.Ultimate

Cancellare inoltre il contenuto delle seguenti directories:

  • /home/user/.config/compiz/
  • /home/user/.gconf/apps/compiz/

dove al posto di user va sostituito il proprio nome utente.

Fatto ciò procedere come descritto nel precedente post con l’installazione dei pacchetti e le varie configurazioni ed evitare di installare CompizConfig semplice (se ritenuto la causa dei malfunzionamenti)…

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Compiz Fusion: installazione e personalizzazione

24 giugno 2010

Avere Compiz Fusion installato e ben configurato non significa soltanto poter giocherellare con il cubo o rimanere ipnotizzati dagli spettacolari effetti grafici. Per quanto ameni possano essere la maggior parte di questi effetti, il loro utilizzo quotidiano può rendere più facile e piacevole l’interazione con il proprio PC.

Occorre prima di tutto procedere all’installazione dei pacchetti necessari dei quali viene fornito un breve elenco:

  • compiz
  • compiz-core
  • compiz-kde (opp. compiz-gnome)
  • compizconfig-backend-kconfig (opp. compizconfig-backend-gconf)
  • compiz-plugins
  • compiz-fusion-plugins-main
  • compiz-fusion-plugins-extra
  • compizconfig-settings-manager
  • fusion-icon
  • emerald

Altri pacchetti, fondamentalmente quelli relativi alle librerie necessarie, verranno selezionati ed installati automaticamente.

CompizConfig (lanciato da Impostazioni -> Gestione configurazione CompizConfig oppure da Konsole digitando ccsm)

permette di configurare il tutto con una certa facilità, anche se il primo impatto può scoraggiare l’utente alle prime armi per via delle numerose opzioni disponibili.

Non è obiettivo di questo post addentrarsi tra i meandri di CompizConfig quanto piuttosto approfondire alcune particolari opzioni che permettono una maggiore personalizzazione. Quindi prima di proseguire oltre nella lettura ne è caldamente consigliata quella di un post che per la sua semplicità di linguaggio, per la ricchezza di screenshots, per l’esame dettagliato delle caratteristiche principali di Compiz Fusion, si pone come tappa obbligata per chi si avvicina per la prima volta alle spettacolari possibilità da questo offerte.

L’abilitazione di numerosi effetti può portare ad un conflitto tra le modalità di attivazione degli stessi che però vengono risolti automaticamente, quindi non è detto che le combinazioni di tasti citate corrispondano a quelle effettive nel sistema in uso.

Personalmente oltre al cubo 3D ed alle finestre tremolanti mi servo di

  • Expo (attivazione Win+e)
  • Selettore a scorrimento (attivazione Ctrl+Alt+Up)
  • Mostra il mouse (attivazione Win+k)
  • Lente di ingrandimento (Win+m)
  • Ingrandimento desktop avanzato (Win+rotellina mouse)

Lanciando Sistema -> Compiz Fusion Icon si avrà la possibilità di accedere (facendo click destro sull’icona presente sul pannello) a Setting Manager che altri non è che il già citato CompizConfig. Fusion Icon facilita inoltre la gestione delle decorazioni delle finestre accedendo a Emerald Theme Manager.

L’attivazione di Compiz Fusion comporta di norma infatti la sparizione delle decorazioni delle finestre (barra del titolo e pulsanti di minimizzazione, ingradimento/ripristino e chiusura) ma grazie ad Emerald si riesce ad ovviare a questo inconveniente.

Basta specificare emerald –replace nel campo Comando. La decorazione di default potrebbe non essere di gradimento, fortunatamente è possibile scaricarne quante ne si vuole dai siti KDE-Look.org (sottosezioni Compiz e Beryl di Window Decorations) e Compiz-Themes.org (sezioni Emerald Themes e Compiz Themes) ed installarle e modificarle con Emerald Theme Manager.

Le sezioni Cubecaps e Skydomes offrono possibilità di personalizzazione per le immagini che rivestono le facce superiore ed inferiore del cubo e lo sfondo, particolari visibili durante la rotazione.

Per le facce recarsi su Riflesso e Deformazione del cubo -> Capi del cubo -> Aspetto

In Deformazione è possibile trasformare il cubo in un cilindro od in una sfera.

Per lo skydome recarsi su Desktop cubico -> Aspetto -> Volta del cielo

Selezionare Volta del cielo e specificare il percorso dell’immagine che si vuole come sfondo. Selezionando Animare la volta del cielo lo sfondo non rimarrà fisso ma scorrerà dietro il cubo mentre questo ruota.

Effetti spettacolari  sono le animazioni legate all’apertura, chiusura e minimizzazione delle finestre.

L’immagine fornita come esempio si riferisce alla sola minimizzazione ma la procedura è identica per l’apertura e la chiusura. Personalizzabili sono l’effetto e la durata secondo il proprio gradimento mentre per il campo Finestre corrispondenti si consiglia di impostare come nell’immagine.

Ultimata la configurazione di Compiz Fusion si possono apportare gli ultimi ritocchi. Inserendo il comando fusion-icon all’avvio di KDE, Compiz ed i suoi effetti speciali saranno attivi ad ogni avvio del sistema.

Per concludere, si segnala CompizConfig semplice  per un accesso più diretto alle opzioni principali di Compiz Fusion: basta installare il pacchetto simple-ccsm.

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Avvio automatico di applicazioni in KDE

23 giugno 2010

A volte si ha la necessità che applicazioni o script vengano lanciati in automatico all’avvio del sistema. I motivi possono essere molteplici. Nello screenshot mostrato è possibile notare la presenza di KOrganizer per essere avvisati delle date importanti ad ogni avvio del sistema.

Basterà lanciare Impostazioni -> Impostazioni di sistema -> Avanzate -> Avvio automatico e premere uno dei due pulsanti sulla destra per inserire rispettivamente un programma od uno script.

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Personalizzare il desktop KDE

18 giugno 2010

KDE può essere personalizzato nei minimi dettagli, questo post però si limiterà ad introdurre soltanto i concetti basilari che permettono comunque di ottenere risultati adatti alle proprie esigenze.

Le diverse sezioni di KDE permettono di scaricare ed installare automaticamente il necessario interfacciandosi a KDE-Look.org, vera e propria miniera alla quale rivolgersi.

Lanciando Impostazioni -> Impostazioni di sistema -> General -> Aspetto

si avrà accesso alle sezioni  (mostrate sulla sinistra) attraverso le quali si può dare inizio ad una prima personalizzazione. Nella sezione Stile in Applicazioni si può scegliere lo stile grafico delle applicazioni che di default è Oxygen, non mancano comunque stili che si rifanno a sistemi operativi più “popolari” rispetto a GNU/Linux o “di nicchia”.

In Spazio di lavoro è possibile scegliere il tema grafico per KDE

mentre in Colori si può personalizzare lo schema dei colori del sistema.

In Finestre si può scegliere tra diverse decorazioni delle finestre o poter sfruttare alcuni “motori” dedicati che permettono di ampliare la scelta grazie ai numerosi temi reperibili in rete. Tra i “motori” Aurorae è installato di default, DeKorator può essere installato facilmente in quanto si trova nei repositories.

In Schermata d’avvio si può personalizzare l’animazione che precede l’accesso al sistema

mentre in Faccine si può optare per vari temi di emoticon.

Naturalmente è possibile personalizzare anche lo sfondo del desktop e lo screensaver. Per il primo basta fare click destro sul desktop e selezionare Impostazioni di Attività Desktop.

In questo caso oltre alla possibilità di impostare uno sfondo fisso (immagine  o colore di riempimento) si può optare per un cambio automatico dello stesso, scegliendo Presentazione come Tipo, impostando l’intervallo temporale e le cartelle contenenti le immagini da applicare come sfondi.

Lanciando Impostazioni -> Impostazioni di sistema -> General -> Desktop

ci si può districare tra gli effetti desktop di KWin e configurarli perché si attivino puntando il mouse sui bordi dello schermo ed impostare lo screensaver.

Il numero dei temi a disposizione può essere arricchito facilmente installando il pacchetto kdeartwork e le relative dipendenze. Se ciò non dovesse essere soddisfacente per i propri gusti, basterà osservare con maggiore attenzione le varie schermate presentate: in alcuni casi è presente un pulsante (con una stellina gialla) premuto il quale si potrà procedere al download ed installazione di temi aggiuntivi. Qualora non dovesse funzionare basta recarsi manualmente sul sito KDE-Look.org, ricercare il tema nella relativa sezione, scaricarlo ed installarlo grazie alle comode interfacce mostrate sopra.

Poco sopra si è mostrato come scegliere il tema KDE preferito, spesso però questo non risponde del tutto ai propri gusti. Lanciando Impostazioni -> Impostazioni di sistema -> Avanzate -> Dettagli del tema desktop

si potrà agire sui singoli elementi del tema scelto come base creando così il proprio tema personalizzato.

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KDE e l’avvio delle applicazioni

7 giugno 2010

Il menu di KDE è ben curato ed ordinato, però già subito dopo l’installazione della propria distribuzione ci si rende conto che il numero di applicazioni è esorbitante rispetto a quelle che di norma possono essere utilizzate quotidianamente dall’utente medio.

L’installazione di nuove applicazioni da parte dell’utente rende il menu ancora più “popolato” per cui sarebbe preferibile riuscire a porvi rimedio.

KRunner

Una soluzione per nulla invasiva è KRunner, avviabile premendo Alt+F2. Basta digitare al suo interno le lettere iniziali del nome dell’applicazione perché KRunner mostri uno o più suggerimenti che permettono l’avvio della stessa. KRunner è molto versatile, non svolge infatti soltanto questo compito. Per approfondimenti segnalo questo link.

Modifica del menu

L’utilizzo di KRunner implica l’immissione da tastiera perciò mal si presta a chi invece non riesce a fare a meno del mouse. In questo caso le soluzioni sono molteplici.

  • In cima al menu di KDE viene costantemente aggiornato l’elenco delle 5 applicazioni utilizzate di recente. Se non dovesse apparire fare click destro su K quindi selezionare Impostazioni di Menu dell’avviatore di applicazioni e abilitare la voce relativa.
  • Di default la voce Preferiti (se non presente procedere come sopra ed abilitare la voce relativa) mostra 4 applicazioni che non necessariamente debbano essere quelle di uso più frequente. La modifica di questa voce è molto semplice, basta un click destro sul nome dell’applicazione che si vuole rimuovere (all’interno della voce Preferiti oppure dal menu che contiene l’applicazione, ad esempio Multimedia -> click destro su Amarok) e selezionare Rimuovi dai preferiti. In modo analogo se si vuole aggiungere un’applicazione nella voce Preferiti fare click destro sulla stessa e quindi selezionare Aggiungi ai preferiti.
  • Aggiungi ai preferiti non è la sola opzione che si presenta quando si fa click destro su un’applicazione. Aggiungi al pannello permette di inserire l’applicazione nella barra di KDE, rendendone così l’accesso molto simile a quello delle applicazioni posizionate nella barra di avvio veloce di Windows.
  • Una soluzione più drastica consiste nella modifica diretta delle voci di menu, sfoltendo quelle ritenute dall’utente non necessarie e lasciando solo quelle di utilizzo più comune. Fare click destro su K e selezionare Modifica il menu. Prima di procedere ulteriormente si consiglia di premere Impostazioni -> Configura Editor di menu KDE. Nella scheda Varie abilitare la voce Mostra voci nascoste (ciò ha come effetto immediato la visualizzazione di altre voci di menu, cioè applicazioni che potrebbero tornare utili, per mostrare le quali occorre disabilitare Voce nascosta). Ritornando all’editor si possono spostare le voci presenti, crearne di nuove, creare nuovi sottomenu. L’eliminazione di una voce non comporta un’eliminazione fisica, in quanto questa viene trasferita nel menu .hidden, visibile soltanto se precedentemente si è abilitata la vista delle voci nascoste. Si può sempre tornare alla situazione originale rispostando l’applicazione da .hidden al menu di pertinenza (prima dell’eliminazione si consiglia di specificare nel Commento o nella Descrizione il menu originale di pertinenza).

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Amarok e la gestione dei testi delle canzoni

4 giugno 2010

Quando ascoltiamo la nostra musica preferita, se connessi ad internet Amarok provvede al download dei testi e delle copertine dei relativi album. L’operazione ha successo se le informazioni inserite nei tag id3 sono corrette, per questo motivo è meglio provvedere a questo preventivamente, come spiegato nel precedente post.

Queste informazioni vengono salvate in locale, come è possibile verificare riascoltando offline la musica già scansionata. Però, a differenza delle copertine che possono essere visualizzate al di fuori di Amarok come comuni file .png o .jpeg recandosi sui percorsi

/home/user/.kde/share/apps/amarok/albumcovers/cache/

/home/user/.kde/share/apps/amarok/albumcovers/large/

(dove d’ora in avanti in questo post con user si intende il proprio nome utente), i testi salvati dallo script di default dedicato al download dei testi (Lyricwiki) si trovano nel percorso

/home/user/.kde/share/apps/amarok/mysqle/amarok/

ed i file sono presumibilmente:

  • lyrics.frm
  • lyrics.MYD
  • lyrics.MIY

ovvero tabelle mysql.

Così da Strumenti -> Gestore script ho disattivato Lyricwiki e scaricato ed attivato Ultimate Lyrics le cui opzioni possono essere personalizzate da Impostazioni -> Ultimate Lyrics.

Questo script ha il pregio di scaricare i testi in formato .txt (quindi facilmente gestibili senza che Amarok sia in esecuzione) e raggiungibili al percorso

/home/user/.kde/share/apps/amarok/scripts/ultimate_lyrics/cache/nome_artista/titolo/

quindi ordinati per artista, una cartella per ogni testo.

Tramite Kate, se lo si vuole, si possono poi modificare per eliminare i tag html <title> </title><br/>.

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GNU/Linux al posto di Windows: Kid3

2 giugno 2010

I tag ID3 sono informazioni incluse nei file audio quali ad esempio titolo, autore, album, anno, genere e così via. Poter disporre delle corrette informazioni sui propri file musicali favorisce una loro migliore gestione ed organizzazione.

Reperire queste informazioni può richiedere tempo eccessivo, fortunatamente però esistono ottimi tools capaci di svolgere questo compito in automatico e su una gran mole di file contemporaneamente.

La mia scelta è caduta su Kid3 (presente nei repositories) perché perfettamente integrato con KDE nonché per la sua estrema semplicità d’uso.

Disponendo di file audio il cui nome sia della forma per esempio artista – titolo.mp3 si possono automaticamente inserire queste informazioni nei tag premendo Dal nome file.

Oppure ottenere informazioni dettagliate importandole dal menu File (è possibile collegarsi a diversi database e prelevare persino le copertine).

Al contrario, se si dispone di file con tag ID3 completi e corretti ma dal formato del nome non soddisfacente (ad  esempio nessun titolo, ma solo un numero che indica una traccia), si possono sfruttare le informazioni dei tag ID3 per riscriverne il nome premendo Da Tag1 oppure Da Tag2, impostando un formato tra quelli disponibili premendo nel menu a tendina oppure inserendone uno di proprio gradimento.

Io ad esempio ho inserito la stringa %{artist} – %{title} che riscrive il nome del file come artista – titolo.mp3.

Esistono altri software che svolgono questo compito quali ad esempio EasyTag e MusicBrainz Picard Tagger, entrambi multipiattaforma come del resto anche lo stesso Kid3.

Per approfondimenti suggerisco questo link.

Vai all’indice delle applicazioni GNU/Linux.