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Karmic Koala (Kubuntu e Xubuntu 9.10): prova su strada

5 novembre 2009

Ubuntu nelle sue diverse varianti (Kubuntu e Xubuntu le più note) è senza dubbio la distribuzione GNU/Linux che ha fatto più proseliti, soprattutto tra i newbie, per la sua estrema semplicità d’uso e per il suo “parco” software vastissimo.

Per Kubuntu potete visitare il sito dove è postato l’annuncio ufficiale di rilascio ed un (breve tour) che illustra le caratteristiche salienti di questa versione. Il sito per il download è questo.

In modo simile anche per Xubuntu potete leggere l’annuncio, visualizzare un breve tour grafico e quindi passare al download.

Su Kubuntu in versione live vengono riconosciute e montate le eventuali partizioni windows presenti, così fin da subito si ha la possibilità di aprire i propri file per testare le applicazioni presenti in questa distribuzione, non invece su Xubuntu.

La scelta di Kubuntu è adatta all’utente che sa quello che fa, quella di Xubuntu è invece adatta all’utente che preferisce non correre il rischio di rovinare il file system preesistente sul pc.

Dopo una rapida “esplorazione” ci si renderà conto che non è possibile visualizzare correttamente siti con contenuto flash, come ad esempio YouTube, e nemmeno potersi godere i propri file musicali ed i propri filmati.

Karmic Koala infatti non include i principali codecs audio e video (nemmeno flash) e nemmeno driver proprietari, quali ad esempio quelli della scheda video.

Ciò potrebbe far scoraggiare l’utente che sia avvicina per la prima volta al mondo GNU/Linux, ma occorre sottolineare che bastano pochi interventi perché Karmic Koala diventi perfettamente “usabile”.

I filmati che vi propongo servono soltanto a mostrare l’impatto visivo di queste due distribuzioni e fare una carrellata dei principali software che mettono fin da subito a disposizione.

Le durate dei filmati non corrispondono a quelle reali, infatti prima di postarli ho preferito cancellare i “tempi morti” di durata eccessiva, anche perché per la registrazione mi sono servito di macchine virtuali che non emulano a dovere le caratteristiche hardware dei pc in circolazione.

Kubuntu

L’ambiente desktop è KDE 4.3.2 ed il kernel 2.6.31.14-generic.

Ecco una breve rassegna dei software inclusi (cito solo quelli di uso più comune):

  • navigazione web: Konqueror
  • posta elettronica: KMail
  • chat: Kopete, Quassel IRC
  • torrent: KTorrent
  • ufficio: OpenOffice.org, Okular (visore di svariati tipi di documenti)
  • grafica: Gwenview (viewer)
  • audio: Amarok
  • video: Dragon Player
  • CD burning: K3b
  • navigazione file: Dolphin

Xubuntu

L’ambiente desktop è Xfce 4.6.1 ed il kernel è 2.6.31-14-generic

Ecco una breve rassegna dei software inclusi (cito solo quelli di uso più comune):

  • navigazione web: Firefox
  • posta elettronica: Thunderbird
  • chat: Pidgin, XChat IRC
  • torrent: Transmission
  • ufficio: Abiword, Gnumeric
  • grafica: Ristretto (viewer), Gimp (editor)
  • audio: Exaile
  • video: Totem
  • CD burning: Brasero
  • navigazione file: Thunar

Gli altri programmi possono essere scaricati ad installazione ultimata.

Kubuntu e Xubuntu sono senza dubbio delle ottime distribuzioni (adatte soprattutto a chi proviene da windows) e le consiglio caldamente. Da quanto vi ho appena descritto, è chiaro che un intervento, seppur minimo, dell’utente è richiesto perché il sistema si adatti alle nostre esigenze.

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Poseidon 3.1: prova su strada

25 aprile 2009

Stavolta ho deciso di dare una descrizione sommaria di una distribuzione GNU/Linux che ho scoperto per caso, trovata in allegato alla rivista Linux Pro di Marzo 2009: Poseidon 3.1.

Si tratta essenzialmente di una derivata di Ubuntu 8.04 quindi non troppo recente, come dimostrano d’altronde la versione del kernel, 2.26.24-21-generic, e quelle relative al parco software a corredo.

Non vorrei scatenare “guerre di religione” ma nonostante la scelta di Gnome come ambiente desktop, la resa grafica è decisamente più che gradevole. Ho sempre preferito infatti KDE, Gnome non mi ha mai attirato, soprattutto quello color “cacca” che si trova di default su Ubuntu, nemmeno minimamente confrontabile a quanto può trovarsi su Fedora, Poseidon di certo non sfigura. Gli screenshot presenti sul sito danno già l’idea di quale ambiente ci si troverà davanti al primo avvio e la ricchezza del parco software.

A tal proposito ci tengo a sottolineare che Poseidon è già perfettamente “usabile” fin già da live Cd. Non viene riscontrato alcun inconveniente, i siti in flash sono visualizzati senza alcun problema, così come ci si può dedicare subito allo svago grazie ai giochini presenti e ai codec già inclusi che permettono di godere della musica e dei filmati preferiti senza alcun intervento dell’utente. Anche la webcam risponde a dovere, così come vengono riconosciute e montate in automatico le partizioni presenti sull’hard disk.

Poseidon si distingue dalle altre distribuzioni perché orientata alla scienza, risulta perciò adatta allo studio ed al calcolo scientifico oltre al normale uso quotidiano. Una rassegna dei principali software inclusi nella distribuzione è data dallo stesso sito ufficiale, io ho deciso di soffermarmi un attimo sulla tipologia di software che si può usare più frequentemente:

  • navigazione web: firefox
  • posta elettronica: thunderbird, evolution
  • chat: amsn, pidgin, ekiga
  • torrent: transmission
  • ufficio: openoffice, kyle, lyx, scribus
  • grafica: gimp, f-spot, inkscape, dia, blender
  • audio: amarok, audacity, rhytmbox
  • video: totem, mplayer, avidemux

Figurano inoltre google earth, bluefish, wine più i software all’interno della categoria Poseidon, quelli più propriamente adatti allo studio come ad esempio i gruppi di software BioInfo e GIS ed altri software quali:

GNU Octave, LabPlot, OpenUniverse, QCaD, R, Scilab, Stellarium

Come potete capire da quanto appena descritto descritto, Poseidon è una distribuzione veramente completa, adatta a tutti e pronta all’uso 😉 .