Archive for the ‘Web’ Category

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Firefox ed i backup automatici con FEBE

23 luglio 2010

Firefox è personalizzabile sotto ogni aspetto, dal tema, alle estensioni, ai motori di ricerca. Se non si vogliono perdere tutte le caratteristiche personalizzate è preferibile allora programmare backup che provvedano al salvataggio di questi dati. Così facendo è possibile avere lo “stesso” Firefox in un pc dual boot o ripristinare il “proprio” Firefox dopo una reinstallazione del sistema operativo.

Si può procedere in diversi modi, uno dei quali è certamente la copia dell’intero profilo (esempio su GNU/Linux):

cp /home/koji/.mozilla/firefox/z7tmqn26.default/ /home/koji/Documenti/

dove al posto delle parti in grassetto verranno ovviamente specificati i parametri relativi al proprio nome utente.

L’estensione FEBE permette di automatizzare il tutto. Occorre però fare attenzione a quale versione si prova ad installare in quanto ne esiste una per Windows ed un’altra per GNU/Linux.

E’ possibile fare il backup dell’intero profilo, il che produrrà un singolo file che al momento necessario potrà essere facilmente ripristinato. Molti utenti però, compreso chi scrive, hanno riscontrato diverse difficoltà e la procedura non ha avuto esito positivo nonostante i vari consigli proposti sul forum ufficiale del progetto.

Consiglio di programmare un backup selettivo (Strumenti -> FEBE -> Opzioni di FEBE)

ed impostare tutto come in figura. Tra gli elementi supplementari si può scegliere se effettuare il backup dei segnalibri, delle impostazioni e dei motori di ricerca. I vari elementi verranno salvati singolarmente ed al momento del ripristino si potrà scegliere quali ripristinare.

Prima del backup vero e proprio occorre specificare in quale cartella salvare il backup ed opzionalmente programmare un backup automatico.

In caso di non corretto funzionamento è consigliabile procedere alla verifica della cartella delle estensioni. Alcune infatti possono compromettere il funzionamento di FEBE che le segnalerà.

In tal caso si potrebbe rendersi necessaria la disinstallazione delle stesse, quindi provare a reinstallarle e procedere con una nuova verifica.

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No sounds in Firefox e Thunderbird? No problems!!!

22 luglio 2010

Su GNU/Linux non è raro avere problemi con le notifiche sonore che possono rivelarsi del tutto assenti su Firefox e su Thunderbird. La soluzione del problema è abbastanza semplice.

Come è possibile vedere dall’immagine sottostante, basta cercare esound in KPackageKit

ed installare i pacchetti:

  • esound-common
  • esound-clients
  • pulseaudio-esound-compat

Qualora fossero già installati ed il problema delle mancate notifiche sonore dovesse essere comunque presente, basterà disinstallare e reinstallare i pacchetti su citati per risolverlo, come del resto è stato nel mio caso.

Procedura testata su Kubuntu 10.04 Lucid Linx.

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Amarok e la gestione dei testi delle canzoni

4 giugno 2010

Quando ascoltiamo la nostra musica preferita, se connessi ad internet Amarok provvede al download dei testi e delle copertine dei relativi album. L’operazione ha successo se le informazioni inserite nei tag id3 sono corrette, per questo motivo è meglio provvedere a questo preventivamente, come spiegato nel precedente post.

Queste informazioni vengono salvate in locale, come è possibile verificare riascoltando offline la musica già scansionata. Però, a differenza delle copertine che possono essere visualizzate al di fuori di Amarok come comuni file .png o .jpeg recandosi sui percorsi

/home/user/.kde/share/apps/amarok/albumcovers/cache/

/home/user/.kde/share/apps/amarok/albumcovers/large/

(dove d’ora in avanti in questo post con user si intende il proprio nome utente), i testi salvati dallo script di default dedicato al download dei testi (Lyricwiki) si trovano nel percorso

/home/user/.kde/share/apps/amarok/mysqle/amarok/

ed i file sono presumibilmente:

  • lyrics.frm
  • lyrics.MYD
  • lyrics.MIY

ovvero tabelle mysql.

Così da Strumenti -> Gestore script ho disattivato Lyricwiki e scaricato ed attivato Ultimate Lyrics le cui opzioni possono essere personalizzate da Impostazioni -> Ultimate Lyrics.

Questo script ha il pregio di scaricare i testi in formato .txt (quindi facilmente gestibili senza che Amarok sia in esecuzione) e raggiungibili al percorso

/home/user/.kde/share/apps/amarok/scripts/ultimate_lyrics/cache/nome_artista/titolo/

quindi ordinati per artista, una cartella per ogni testo.

Tramite Kate, se lo si vuole, si possono poi modificare per eliminare i tag html <title> </title><br/>.

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Kubuntu al posto di Windows: JDownloader

27 Maggio 2010

JDownloader è un download manager che permette di scaricare quanto è possibile trovare sui principali siti di file hosting come Megaupload o Rapidshare con il vantaggio dell’assenza di code, né di ID basso.

Il software è molto facile da utilizzare poiché in pratica non ci sono parametri da impostare.

Come è possibile verificare sul sito ufficiale, JDownloader è multipiattaforma perché si basa su Java (la cui installazione è necessaria) ed è spesso aggiornato.

Ciò rende preferibile l’aggiunta del relativo repository che possiamo trovare grazie a launchpad. Inserito JDownloader nel campo di ricerca, basta cliccare sul primo risultato per ottenere le istruzioni.

Come visto precedentemente nel post relativo all’aggiunta dei repositories, si deve individuare la stringa che in questo caso è jd-team/jdownloader, per cui da konsole occorre digitare:

sudo add-apt-repository ppa:jd-team/jdownloader

seguito in sequenza da:

sudo apt-get update
sudo apt-get install jdownloader

JDownloader si troverà nel menu Internet. Basterà che sia avviato perché intercetti i link dei maggiori siti di file hosting ed inizi il download che stupirà per l’incredibile velocità.

La breve attesa prima dell’inizio di ogni download nonché la rilevazione dei captcha verranno gestite automaticamente senza l’intervento dell’utente.

Vai all’indice delle applicazioni GNU/Linux.

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GNU/Linux al posto di Windows: installazione e condivisione di Opera

24 Maggio 2010

Anche per gli utilizzatori di Opera è possibile la condivisione delle impostazioni principali del browser in un sistema dual boot. La procedura è molto semplice.

Lato Windows

Aprire il browser e nella barra indirizzi digitare:

opera:config

Si avrà accesso alle impostazioni di Opera. Quelle di interesse per la condivisione si trovano nella sezione User Prefs. Scopo di questo post è fornire indicazioni sulla condivisione di:

  • ultime schede del browser aperte
  • segnalibri
  • segnalibri speeddial

I relativi campi da individuare sono: Automatic Window Storage File,  Hot List File Ver2 e  Speed Dial File cui corrispondono rispettivamente i file: autosave.win, bookmarks.adrspeeddial.ini.

Individuare il percorso completo, raggiungerlo tramite esplora risorse (se necessario abilitare la visualizzazione dei file nascosti) e copiare i 3 file in una partizione che dovrà essere condivisa in lettura/scrittura con GNU/Linux.

Sempre all’interno della configurazione di Opera ritornare ai campi di cui sopra e sostituire il percorso predefinito con il nuovo relativo alla partizione condivisa (potrebbe essere una buona idea a prescindere perché si avrebbe un costante backup dei file più importanti in una partizione separata). Salvare e uscire dal browser.

Lato GNU/Linux

Aggiungere il repository di Opera mediante uno dei metodi visti prima, l’indirizzo è deb http://deb.opera.com/opera/ stable non-free.

Per scaricare ed aggiungere la chiave di autenticazione digitare all’interno di konsole:

wget -O – http://deb.opera.com/archive.key | sudo apt-key add -sudo apt-get install debian-archive-keyring

aggiornare la lista pacchetti ed installare opera:

sudo apt-get update

sudo apt-get install opera

Aprire il browser e nella barra indirizzi digitare:

opera:config

individuare i campi di cui sopra ed inserire il percorso dei file che si trovano nella partizione condivisa. Salvare, uscire e riavviare il browser.

Vai all’indice delle applicazioni GNU/Linux.

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PopTray Minus: stop allo spam

20 Maggio 2010

Se si è stufi dello spam e non ci si fida tanto di software che promettono di essere la soluzione definitiva, si può optare per un antispam “umano”.

Su Windows ho trovato la soluzione adatta: POP Peeper. Per GNU/Linux esiste KShowMail, qualcosa di simile che però purtroppo non ha ancora avuto un porting per KDE4. Nell’attesa che questo avvenga ci si può rivolgere a PopTray Minus.

PopTray Minus è il mail checker ideale, infatti non si limita a segnalare l’arrivo di nuova posta ma rende possibile la visualizzazione di un’anteprima dei messaggi e, all’occorrenza, la cancellazione degli stessi direttamente sul server se indesiderati. La configurazione è molto semplice, basta aggiungere le caselle di posta elettronica da monitorare comprensive del relativo parametro POP3 ed attendere l’esito della scansione.

La visualizzazione dell’anteprima in solo formato testuale è però allo stesso tempo sia un suo punto di forza che di debolezza. Se da una parte infatti si evita che venga eseguito codice maligno, dall’altra rende impossibile la corretta visualizzazione dei messaggi quali possano essere ad esempio quelli relativi alle newsletter cui si è abbonati.

Poco male, riconosciuta la posta indesiderata, la si può eliminare dal server e quindi procedere alla lettura dei messaggi degni di attenzione  tramite webmail o mail client.

Vai all’indice delle applicazioni GNU/Linux.

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ID alto su aMule: la guida definitiva?

16 Maggio 2010

La rete è piena di post su questo argomento e spesso le soluzioni consigliate non mantengono le promesse, quindi ho deciso di postare la procedura che mi ha permesso di spremere al meglio il mulo.

Il punto interrogativo è d’obbligo in quanto nonostante tutti gli accorgimenti può capitare comunque di non perseguire l’obiettivo tanto agognato.

Senza scendere in dettaglio, basta limitarsi a dire che un ID alto (frecce verdi sul globo) permette di accedere più facilmente ai server con più fonti ma, soprattutto, sfruttare al massimo le possibilità di download del muletto.

Ho già scritto in passato su aMule, rimando quindi ai post su installazione e configurazione iniziale, sulle porte da aprire, sull’IP statico, necessario per l’applicazione delle regole impostate sul router e sul firewall.

Quanto descritto dovrebbe essere sufficiente ad ottenere entrambe le frecce verdi. Se ciò non dovesse ancora accadere, sincerarsi di aver selezionato su Guarddog:

  • internet -> trasferimento file -> network file system – sun microsystem
  • internet e locale -> definito dall’utente -> tutto

e, come ulteriore scrupolo, su aMule Preferenze -> Connessione -> Universal Plug and Play -> Attiva UPnP.

Attivare UPnP anche sul router.

Quando ci si connette ad un server è preferibile propendere per quello che abbia il minore numero di Ping ed il maggiore numero di Utenti e File. Provare, in caso negativo, almeno 3 volte la connessione per un determinato server fino ad ottenere l’ID alto.

Per Kademilia provare a sostituire l’eventuale indirizzo di default del file nodes.dat con il seguente

http://download.tuxfamily.org/technosalad/utils/nodes.dat

ed effettuare  il Bootstrap dai client noti.

Kademilia sarà Firewalled (freccia gialla) solo per alcuni secondi per poi diventare (finalmente!!!) verde :-).

Questo è proprio tutto. Se le frecce dovessero continuare a rimanere gialle nonostante sia stato impostato tutto a dovere, vuol dire che il provider blocca le porte, quindi provare a cambiare quelle di default TCP 4662, UDP  4672 (e 4665) con altre.

Se il problema dovesse persistere…cambiare il provider ;-).

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IP statico e P2P

14 Maggio 2010

Capita spesso di non riuscire ad ottenere ID alto nelle applicazioni P2P pur avendo aperto le adeguate porte sul client, sul router ed eventualmente sul firewall.

Ciò perché le regole che impostiamo la prima volta si applicano all’indirizzo IP che il router ci ha assegnato e che solitamente cambia alla connessione successiva perché dinamico.

Rendere l’IP statico permette di stabilirne il valore una volta per tutte e far sì che le regole impostate permettano realmente di ottenere il massimo dal nostro client P2P.

La procedura è abbastanza semplice:

  • da konsole digitare ifconfig ed annotare i valori di indirizzo inet, Bcast e Maschera
  • kdesudo kate /etc/network/interfaces e modificare il file come segue:

#auto lo
#iface lo inet loopback

auto eth0
iface eth0 inet static
address 192.168.1.3 valore inet
netmask 255.255.255.0 valore maschera
broadcast 192.168.1.255 valore Bcast
gateway 192.168.1.1 valore inet, ultima cifra è 1

nell’esempio ho postato i miei valori con address che si riferisce ad inet, netmask a Maschera, broadcast a Bcast.

Gateway è lo stesso valore di inet tranne l’ultima cifra che può essere 0 o 1, si tratta dell’indirizzo IP che permette di accedere al router dal browser internet.

  • kdesudo kate /etc/resolv.conf e modificare il file come segue:

nameserver 192.168.1.1

nameserver ha lo stesso valore del gateway

  • sudo /etc/init.d/networking restart

D’ora in avanti l’IP sarà sempre lo stesso ad ogni riavvio della connessione.

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GNU/Linux al posto di Windows: Kubuntu 10.04 – Lucid Linx

7 Maggio 2010

Contrariamente ai precedenti rilasci per Lucid Linx ho deciso di non creare alcun video tutorial sul live CD o sull’installazione in quanto non vi sono differenze di sorta se si esclude la fase dell’installazione vera e propria che mostra quali siano le principali applicazioni contenute in questa release.

Partizioni Windows

Le partizioni windows risultano tutte correttamente montate ed accessibili in lettura/scrittura previo inserimento di password dell’utente. E’ consigliata l’installazione di ntfs-config (GUI di ntfs-3g) che permette di decidere se e quali partizioni montare all’avvio e con quali privilegi (solo lettura od anche scrittura).

ntfs-config

In tal modo è meglio non montare la partizione principale di Windows (C:\) per evitare possibili disastri, limitandosi a montare solo le partizioni contenenti dati che vogliamo condividere.

Boot e scheda grafica

Non ho notato miglioramenti significativi riguardo la velocità che comunque rimane più che soddisfacente. L’installazione dei driver proprietari della scheda grafica (possibile dal menu Sistema -> Harware Drivers) può comportare la comparsa della “schermata nera della morte” al successivo riavvio, con impossibilità di accedere al sistema.

Driver hardware

Per me è stato sufficiente adottare questa soluzione. Se non dovesse funzionare è possibile un’alternativa che però non ho personalmente testato.

Multimedialità

Codec e flash si installano automaticamente al primo avvio di Konqueror, Amarok o Dragon Player oppure con l’installazione del pacchetto kubuntu-restricted-extra che include anche i caratteri Font True Type. Per ulteriori codec e per l’abilitazione della lettura dei DVD criptati rimando a post precedenti.

Per Java si può optare per l’installazione di openjdk, in quanto sun-java è stato spostato in altri repositories. Rimane comunque accessibile abilitando i repositories canonical.

Firefox e Thunderbird

Preferisco Firefox/Thunderbird a Konqueror/KMail perciò mi affido ad ubuntuzilla che preferisco installare “manualmente” seppur sia possibile procedere aggiungendo i relativi repositories. Per la condivisione dei segnalibri e della posta/rubriche rimando ad un post precedente.

Grazie a questi accorgimenti si è subito produttivi. Kubuntu si rivela essere una delle distribuzioni GNU/Linux più user friendly anche se continua a rimanere carente per quanto riguarda la gestione software tramite GUI. KPackageKit non è il massimo, sarebbe auspicabile qualcosa che non si discosti molto da Ubuntu Software Center.

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GNU/Linux al posto di Windows: aMule + sicuro e veloce

28 gennaio 2010

I post precedenti sono stati dedicati ad aMule ed a Guarddog, questo è dedicato invece alla loro coabitazione. L’attivazione di un firewall infatti blocca di per sé tutte le connessioni, quindi occorrerà settare Guarddog per far sì che l’amato mulo non solo funzioni, ma dia pure soddisfazioni.

La configurazione di Guarddog per il funzionamento di aMule è molto semplice, basterà seguire quanto indicato (anche graficamente) in questa bella guida. Ovviamente occorrerà specificare le proprie porte TCP ed UDP oltre ad averle aperte sul router. Seguire quanto descritto permetterà di avere ID alto, è probabile però che la rete Kad risulti firewallata.

Ciò può essere ovviato aprendo un’altra porta sia sul router che su Guarddog, una porta UDP il cui valore dovrà essere uguale a quello della porta TCP aumentato di 3, cioé

porta aggiuntiva UDP = TCP + 3

Per ulteriori approfondimenti consultare questo link. Con entrambe le frecce verdi, il mulo sarà sicuro e velocissimo, molto di più di quanto, almeno nel mio caso, non lo sia su Windows.