Posts Tagged ‘OpenOffice’

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OpenSUSE 11.2: prova su strada

16 novembre 2009

Da qualche giorno è disponibile per il download (è possibile scegliere tra le diverse tipologie la più adatta al proprio sistema ed alle proprie esigenze, io ho scaricato il Live CD KDE4) la nuova release di OpenSUSE, la 11.2. Potete leggere l’annuncio ufficiale di rilascio, le caratteristiche salienti di questa nuova release. E’ disponibile un set di screenshot che vi accompagnerà alla scoperta ed ai primi approcci con questa bella distribuzione linux.

OpenSUSE forse è stata la prima distribuzione GNU Linux veramente “amichevole”, in grado di configurare tutto a “colpi” di click e, soprattutto, la migliore quanto a riconoscimento hardware. Rimane tuttora tra le più adatte a chi si avvicina a GNU Linux per la prima volta.

L’ambiente desktop è KDE 4.3.1 ed il kernel è 2.6.31.5-0.1-default.

OpenSUSE non include driver proprietari e nemmeno i principali codecs audio e video che dovranno perciò essere installati in seguito.

Avviando da CD, vengono riconosciute e montate le eventuali partizioni windows presenti (queste ed altre informazioni sul sistema in uso sono accessibili semplicemente cliccando su My Computer) sulle quali è possibile scrivere.

Il filmato che vi propongo non è indicativo del reale tempo di avvio, perché testato su macchina virtuale e poi editato per tagliare i “tempi morti”, è però utile per dare una breve rassegna dei software inclusi con un occhio di riguardo a quelli di uso più comune:

  • navigazione web: Konqueror e Firefox 3.5 (plugin flash non incluso ma scaricabile dopo l’installazione)
  • posta elettronica: KMail
  • chat: Kopete, Konversation
  • torrent: KTorrent
  • ufficio: OpenOffice.org
  • grafica: Gwenview (viewer), Gimp (editor), digiKam, showFoto
  • audio: Amarok
  • video: Kaffeine
  • navigazione file: Dolphin

Interessante la scelta di proporre Marble.

Da quanto vi ho appena descritto, è chiaro che un intervento, seppur minimo, dell’utente è richiesto perché il sistema si adatti alle nostre esigenze.

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Mandriva 2010.0 : prova su strada

8 novembre 2009

E’ da qualche giorno disponibile la nuova release di Mandriva, una tra le distribuzioni GNU/Linux più user-friendly. Potete visitare i siti dell’annuncio ufficiale di rilascio e di un breve tour che illustra le caratteristiche salienti di questa versione. Il sito per il download è questo, la versione di riferimento è la One.

Preferisco questa versione in quanto in un solo CD è contenuto tutto il necessario (eventuali altri software possono essere scaricati in un secondo momento dopo l’installazione) e si ha la possibilità di testare il sistema operativo. Punto di forza della One sono i driver inclusi nella distribuzione, infatti già in versione live viene riconosciuta la scheda grafica e data la possibilità all’utente di abilitare gli effetti desktop, quali ad esempio il cubo 3D, le finestre “gommose” ed altri effetti speciali. Le partizioni windows vengono riconosciute e montate in automatico, anche se ciò potrebbe essere potenzialmente pericoloso per un utente inesperto.

L’ambiente desktop è KDE 4.3.2 ed il kernel è 2.6.31.5-desktop586-1mnb.

Il filmato che vi propongo (la durata non è quella effettiva testata su macchina virtuale che ha richiesto tempi biblici!!!) mostra una panoramica delle applicazioni che potete trovare

delle quali cito quelle di uso più comune:

navigazione web: Firefox e Konqueror (già inclusi svariati plugins)
posta elettronica: KMail
voip: Ekiga
chat: Kopete, Quassel IRC
ufficio: OpenOffice.org, Okular (visore di svariati tipi di documenti)
grafica: Gwenview (viewer), Gimp (editor)
audio: Amarok
video: Dragon Player
navigazione file: Dolphin

Con Mandriva 2010.0 possiamo fin da subito ascoltare la nostra musica e vedere i nostri filmati in quanto i codecs sono già inclusi (oltre ai su citati driver per la scheda grafica), insomma  si è “produttivi” da subito (caratteristica che l’ha resa sempre tra le più apprezzate soprattutto dai newbie),  anche se a costo di una certa pesantezza che si fa sentire non solo nel test su macchina virtuale, il che rende questa distribuzione certamente non tra le più veloci.

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Karmic Koala (Kubuntu e Xubuntu 9.10): prova su strada

5 novembre 2009

Ubuntu nelle sue diverse varianti (Kubuntu e Xubuntu le più note) è senza dubbio la distribuzione GNU/Linux che ha fatto più proseliti, soprattutto tra i newbie, per la sua estrema semplicità d’uso e per il suo “parco” software vastissimo.

Per Kubuntu potete visitare il sito dove è postato l’annuncio ufficiale di rilascio ed un (breve tour) che illustra le caratteristiche salienti di questa versione. Il sito per il download è questo.

In modo simile anche per Xubuntu potete leggere l’annuncio, visualizzare un breve tour grafico e quindi passare al download.

Su Kubuntu in versione live vengono riconosciute e montate le eventuali partizioni windows presenti, così fin da subito si ha la possibilità di aprire i propri file per testare le applicazioni presenti in questa distribuzione, non invece su Xubuntu.

La scelta di Kubuntu è adatta all’utente che sa quello che fa, quella di Xubuntu è invece adatta all’utente che preferisce non correre il rischio di rovinare il file system preesistente sul pc.

Dopo una rapida “esplorazione” ci si renderà conto che non è possibile visualizzare correttamente siti con contenuto flash, come ad esempio YouTube, e nemmeno potersi godere i propri file musicali ed i propri filmati.

Karmic Koala infatti non include i principali codecs audio e video (nemmeno flash) e nemmeno driver proprietari, quali ad esempio quelli della scheda video.

Ciò potrebbe far scoraggiare l’utente che sia avvicina per la prima volta al mondo GNU/Linux, ma occorre sottolineare che bastano pochi interventi perché Karmic Koala diventi perfettamente “usabile”.

I filmati che vi propongo servono soltanto a mostrare l’impatto visivo di queste due distribuzioni e fare una carrellata dei principali software che mettono fin da subito a disposizione.

Le durate dei filmati non corrispondono a quelle reali, infatti prima di postarli ho preferito cancellare i “tempi morti” di durata eccessiva, anche perché per la registrazione mi sono servito di macchine virtuali che non emulano a dovere le caratteristiche hardware dei pc in circolazione.

Kubuntu

L’ambiente desktop è KDE 4.3.2 ed il kernel 2.6.31.14-generic.

Ecco una breve rassegna dei software inclusi (cito solo quelli di uso più comune):

  • navigazione web: Konqueror
  • posta elettronica: KMail
  • chat: Kopete, Quassel IRC
  • torrent: KTorrent
  • ufficio: OpenOffice.org, Okular (visore di svariati tipi di documenti)
  • grafica: Gwenview (viewer)
  • audio: Amarok
  • video: Dragon Player
  • CD burning: K3b
  • navigazione file: Dolphin

Xubuntu

L’ambiente desktop è Xfce 4.6.1 ed il kernel è 2.6.31-14-generic

Ecco una breve rassegna dei software inclusi (cito solo quelli di uso più comune):

  • navigazione web: Firefox
  • posta elettronica: Thunderbird
  • chat: Pidgin, XChat IRC
  • torrent: Transmission
  • ufficio: Abiword, Gnumeric
  • grafica: Ristretto (viewer), Gimp (editor)
  • audio: Exaile
  • video: Totem
  • CD burning: Brasero
  • navigazione file: Thunar

Gli altri programmi possono essere scaricati ad installazione ultimata.

Kubuntu e Xubuntu sono senza dubbio delle ottime distribuzioni (adatte soprattutto a chi proviene da windows) e le consiglio caldamente. Da quanto vi ho appena descritto, è chiaro che un intervento, seppur minimo, dell’utente è richiesto perché il sistema si adatti alle nostre esigenze.

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Font True Type su Kubuntu 9.04

14 Maggio 2009

OpenOffice.org è senza dubbio la office suite gratuita che può certamente rivaleggiare alla pari con la più nota della Microsoft. Inoltre è anche multipiattaforma, ciò consente di poter scambiare, leggere e modificare i documenti dei nostri amici.

La completa compatibilità però non sempre è garantita, si può essere abbastanza tranquilli solo se si è utilizzatori di Windows. OpenOffice.org infatti manca di tutti quei caratteri true type propri di Windows, ciò comporta che, nello scambio di file con amici “miscredenti” utilizzatori di Windows, i documenti vengano automaticamente riformattati, con la sostituzione dei caratteri originali con quelli più “vicini” disponibili nel sistema operativo.

Ovviamente quanto detto vale anche per una visualizzazione ottimale dei siti internet.

Come risolvere questo problema? Semplice, basta installare i più comuni caratteri true type!!! Il filmato che vi propongo è abbastanza esplicativo, il pacchetto che c’interessa è ttf-mscorefonts-installer.

Al termine dell’installazione avrete i più comuni caratteri true type, arial, courier new, times new roman, verdana, per citarne alcuni.

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Mandriva 2009.1 Spring: prova su strada

11 Maggio 2009

E’ da qualche giorno disponibile la nuova release di Mandriva (ex Mandrake), una tra le distribuzioni GNU/Linux più user-friendly. Potete visitare i siti dell’annuncio ufficiale di rilascio e di un breve tour che illustra le caratteristiche salienti di questa versione. Il sito per il download è questo, la versione di riferimento è la One (Spring).

Preferisco questa versione in quanto in un solo CD è contenuto tutto il necessario, eventuali altri software possono essere scaricati in un secondo momento dopo l’installazione. Grazie alla One si ha la possibilità di testare il sistema operativo senza scrivere nulla sull’hard disk, evitando così di fare danni. Punto di forza della One sono i driver inclusi nella distribuzione, infatti già in versione live viene riconosciuta la scheda grafica e data la possibilità all’utente di abilitare gli effetti desktop, quali ad esempio il cubo 3D, le finestre “gommose” ed altri effetti speciali. Le partizioni windows vengono riconosciute e montate in automatico, anche se non è possibile accedervi.

L’ambiente desktop è KDE 4.2.2 ed il kernel è 2.6.29.1-desktop586-4mnb, quindi della serie 2.6.29, il che, tra le altre cose, garantisce un supporto ad un numero sempre maggiore di webcam, tranne la mia che si è ormai trasformata in un problema cronico!!!

Darò una breve rassegna dei software inclusi citando quelli di uso più comune:

navigazione web: Firefox 3.0.8 e Konqueror (già inclusi svariati plugins)
posta elettronica: KMail
voip: Ekiga
chat: Kopete
ufficio: OpenOffice.org 3.0.1, Okular (visore di svariati tipi di documenti)
grafica: Gwenview (viewer), Gimp (editor)
audio: Amarok 2.0.2
video: Dragon Player, Totem
navigazione file: Dolphin

Con Mandriva 2009.1 Spring possiamo fin da subito ascoltare la nostra musica e vedere i nostri filmati in quanto i codecs sono già inclusi. Eventuali altri programmi che dovessero servirci possono essere scaricati dopo l’installazione della distribuzione abilitando i relativi repositories.

Insomma con Mandriva 2009.1 Spring si è “produttivi” da subito, caratteristica che l’ha resa sempre tra le più apprezzate soprattutto dai newbie.

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Facciamoci le extension e cambiamo look!!!

28 aprile 2009

La maggior parte del software che utilizziamo per uso quotidiano è concepito per essere adatto alle esigenze ed i gusti per la più ampia cerchia possibile di utenti, per questo si ha spesso a che fare con buoni prodotti che garantiscono le funzionalità base che si richiedono ad una determinata tipologia di software ma che non sempre trovano un soddisfacente gradimento da parte dell’utente.

Ecco quindi nascere le estensioni, piccoli add-on in grado di aggiungere funzionalità al nostro software. In alcuni casi in realtà potrebbe trattarsi di semplici “ammenicoli” di discutibile utilità che appesantiscono il lavoro del processore, in altri casi invece assumono un ruolo importante e diventa difficile farne a meno.

I software “in salsa” Mozilla sono certamente i più noti per l’ampia offerta di estensioni, basta citare Firefox, Thunderbird, Songbird. Anche OpenOffice dispone di una nutrita offerta di estensioni atte a rendere più produttivo l’operato dell’utente.

Se le estensioni permettono di aggiungere funzionalità sempre nuove ai software per i quali sono concepiti, le skin invece sono in grado di modificarne, talora radicalmente, l’aspetto grafico. Ne esistono per tutti i gusti e spesso sono create per adattarsi al meglio ai vari temi grafici disponibili per il sistema operativo.

Estensioni e skin sono disponibili sia  sui siti di riferimento dei singoli software cui si riferiscono, sia su siti appositi. Li citerò di volta in volta quando approfondirò l’argomento con miei post sui singoli software e sulle estensioni più comuni (e quelle da me preferite).

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Poseidon 3.1: prova su strada

25 aprile 2009

Stavolta ho deciso di dare una descrizione sommaria di una distribuzione GNU/Linux che ho scoperto per caso, trovata in allegato alla rivista Linux Pro di Marzo 2009: Poseidon 3.1.

Si tratta essenzialmente di una derivata di Ubuntu 8.04 quindi non troppo recente, come dimostrano d’altronde la versione del kernel, 2.26.24-21-generic, e quelle relative al parco software a corredo.

Non vorrei scatenare “guerre di religione” ma nonostante la scelta di Gnome come ambiente desktop, la resa grafica è decisamente più che gradevole. Ho sempre preferito infatti KDE, Gnome non mi ha mai attirato, soprattutto quello color “cacca” che si trova di default su Ubuntu, nemmeno minimamente confrontabile a quanto può trovarsi su Fedora, Poseidon di certo non sfigura. Gli screenshot presenti sul sito danno già l’idea di quale ambiente ci si troverà davanti al primo avvio e la ricchezza del parco software.

A tal proposito ci tengo a sottolineare che Poseidon è già perfettamente “usabile” fin già da live Cd. Non viene riscontrato alcun inconveniente, i siti in flash sono visualizzati senza alcun problema, così come ci si può dedicare subito allo svago grazie ai giochini presenti e ai codec già inclusi che permettono di godere della musica e dei filmati preferiti senza alcun intervento dell’utente. Anche la webcam risponde a dovere, così come vengono riconosciute e montate in automatico le partizioni presenti sull’hard disk.

Poseidon si distingue dalle altre distribuzioni perché orientata alla scienza, risulta perciò adatta allo studio ed al calcolo scientifico oltre al normale uso quotidiano. Una rassegna dei principali software inclusi nella distribuzione è data dallo stesso sito ufficiale, io ho deciso di soffermarmi un attimo sulla tipologia di software che si può usare più frequentemente:

  • navigazione web: firefox
  • posta elettronica: thunderbird, evolution
  • chat: amsn, pidgin, ekiga
  • torrent: transmission
  • ufficio: openoffice, kyle, lyx, scribus
  • grafica: gimp, f-spot, inkscape, dia, blender
  • audio: amarok, audacity, rhytmbox
  • video: totem, mplayer, avidemux

Figurano inoltre google earth, bluefish, wine più i software all’interno della categoria Poseidon, quelli più propriamente adatti allo studio come ad esempio i gruppi di software BioInfo e GIS ed altri software quali:

GNU Octave, LabPlot, OpenUniverse, QCaD, R, Scilab, Stellarium

Come potete capire da quanto appena descritto descritto, Poseidon è una distribuzione veramente completa, adatta a tutti e pronta all’uso 😉 .

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Kubuntu 9.04 (Jaunty Jackelope): prova su strada

24 aprile 2009

Ubuntu nelle sue diverse varianti (Kubuntu e Xubuntu le più note) è senza dubbio la distribuzione GNU/Linux che ha fatto più proseliti, soprattutto tra i newbie, per la sua estrema semplicità d’uso e per il suo “parco” software vastissimo. Potete visitare il sito dove è postato l’annuncio ufficiale di rilascio ed un breve tour (anche grafico) che illustra le caratteristiche salienti di questa versione. Il sito per il download è questo.

In versione live vengono riconosciute e montate le eventuali partizioni windows presenti, così fin da subito si ha la possibilità di aprire i propri file per testare le applicazioni presenti in questa distribuzione. Dopo una rapida “esplorazione” ci si renderà conto che non è possibile visualizzare correttamente siti con contenuto flash, come ad esempio YouTube, e nemmeno potersi godere i propri file musicali ed i propri filmati.

Kubuntu infatti non include i principali codecs audio e video (nemmeno flash) e nemmeno driver proprietari, quali ad esempio quelli della scheda video.

Ciò potrebbe far scoraggiare l’utente che sia avvicina per la prima volta al mondo GNU/Linux, ma occorre sottolineare che bastano pochi interventi perché Kubuntu 9.04 diventi perfettamente “usabile” in modo del tutto analogo a quanto già descritto per Kubuntu 8.10.

L’ambiente desktop è KDE 4.2.2 ed il kernel è 2.6.28-11-generic. Persiste, almeno nel mio caso, il mancato riconoscimento della webcam (la Logitech Quickcam for Notebooks che fino alla versione 8.04 di Kubuntu era riconosciuta già in versione live), spero perciò che i miei lettori possano darmi “lumi” per la risoluzione di questo problema.

Ecco una breve rassegna dei software inclusi (cito solo quelli di uso più comune):

  • navigazione web: Konqueror
  • posta elettronica: KMail
  • chat: Kopete, Quassel
  • torrent: KTorrent
  • ufficio: OpenOffice.org 3.01, Okular (visore di svariati tipi di documenti)
  • grafica: Gwenview (viewer)
  • audio: Amarok 2.0.2
  • video: Dragon Player
  • CD burning: K3b
  • navigazione file: Dolphin

Gli altri programmi (si noti l’assenza di Gimp ed Ekiga) possono essere scaricati ad installazione ultimata.

Kubuntu è senza dubbio un’ottima distribuzione (adatta soprattutto a chi proviene da windows) e la consiglio caldamente. Da quanto vi ho appena descritto, è chiaro che un intervento, seppur minimo, dell’utente è richiesto perché il sistema si adatti alle nostre esigenze.